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Questo exchange è attivo dal 2014 e dobbiamo sottolineare come, malgrado la popolarità raggiunta, sia assolutamente da evitare in quanto nel passato è stato vittima di attacchi informatici e non gode di buona reputazione in termini di pagamenti.
Sappiamo bene le criptovalute sono diventate un asset davvero molto popolare negli ultimi anni e tra i vari exchange che hanno calamitato l’attenzione degli investitori finanziari, Poloniex è sicuramente tra i più famosi e importanti.
L’obiettivo della nostra recensione sarà quello di analizzare pregi e difetti della piattaforma, in modo tale che possiate avere una visione d’insieme nella scelta dell’intermediario da utilizzare per commercializzare i vostri asset preferiti.
Conosciamo meglio l’exchange Poloniex
Poloniex è un exchange di criptovalute con il quale gli iscritti possono scambiarsi asset digitali in tutto il mondo. È dunque del tutto simile ad altri exchange di cui ci siamo occupati in recensioni passate.
La differenza tra Poloniex e gli altri exchange sta però nella struttura: mentre tutti gli altri exchange sin qui trattati avevano anche la possibilità di accettare valuta fiat, Poloniex è considerato un exchange puro in quanto accetta solo scambi da una criptovaluta all’altra.
Questo limite è sicuramente un problema non da poco, specialmente per chi non ha abbastanza esperienza in materia, in quanto costringe gli utenti a dotarsi prima di una criptovaluta per vie terze per poter poi procedere alla negoziazione con Poloniex.
Tra i pregi, riconosciamo sicuramente il fatto che la piattaforma è stata periodicamente aggiornata ed ora ha implementato le analisi tecniche e molte altre funzioni per rendere migliore l’esperienza di trading.
La politica commissionale di Poloniex
Poloniex applica una politica commissionale che tiene conto del volume mensile del trader. Le commissioni saranno dunque proporzionali al volume del mese precedente per cui il cliente dovrà mantenere un certo monte commissionale al mese per mantenere gli stessi vantaggi.
Questo modello si chiama maker-taker ed è un incentivo ai trader per aumentare gli scambi, favorendo così la continua immissione di liquidità sul mercato. Questo favorisce anche lo spread, che in un mercato più liquido, si abbasserà. Avere uno spread basso è fondamentale per un exchange che altrimenti si vedrà superare nelle preferenze da chi propone a uno spread denaro lettera inferiore.
Lo svantaggio di questo tipo di modello è che si incentiva a fare scambi anche quando non sarebbe necessario, ovvero si forza il trader a fare operazioni che potrebbe evitare perché magari non vuole perdere lo sconto sulle commissioni e pagare di più dal mese successivo.
Le commissioni restano comunque alte ma questo non giustifica aumentare la quantità dei trade, anzi, va sempre ricercata la qualità dei trade.
Cosa fa Poloniex in termini di sicurezza
Poloniex mette al primo posto la sicurezza dei conti dei suoi utenti proteggendone la sicurezza e la liquidità. Per evitare che gli attacchi informatici colpiscano nuovamente l’exchange Poloniex ha deciso di depositare la stragrande maggioranza dei fondi dei clienti in cold storage offline e di mantenere nell’exchange solo la liquidità necessaria a tenere in piedi le contrattazioni. Questa mossa attualmente risulta efficace, tuttavia bisogna considerare che, nonostante queste misure di sicurezza adottate, i risultati ottenuti non sono soddisfacenti in quanto vi è ancora forte preoccupazione sulla sicurezza e sulla solvibilità dell’exchange Poloniex.
Nel paragrafo successivo andiamo ad analizzare tutte quelle che, sin qui, sono state le gravi inadempienze dell’exchange in modo di fornirvi tutti gli elementi necessari per un confronto.
Perché dovete evitare l’exchange Poloniex
Nell’estate del 2017, ad esempio, è circolata una voce tra gli utenti secondo cui Poloniex stava vivendo un’insolvenza. La fonte delle voci era difficile da rintracciare, ma Coin Telegraph ha riferito che almeno un utente ha subito una significativa perdita finanziaria personale a seguito di hacking e che secondo quanto riferito l’utente non ha ricevuto assistenza tempestiva dal dipartimento di supporto Poloniex.
Altre questioni, inclusi conti congelati e prelievi disabilitati, hanno anche alimentato le voci sull’insolvenza. Il rallentamento dell’assistenza clienti e la ridotta funzionalità hanno suggerito ad alcuni che l’aumento della domanda su Poloniex da parte di una base di utenti in crescita avrebbe potuto sopraffare il sistema. Dall’inizio del 2017, quando tali problemi sono stati segnalati per la prima volta, Poloniex ha continuato a essere afflitta dalla preoccupazione degli utenti in merito ai tempi di elaborazione delle transazioni molto lunghi, al completamento delle transazioni e altro ancora. D’altra parte, finora Poloniex non ha subito grosse violazioni della sicurezza, che rimangono una delle principali preoccupazioni degli investitori in criptovaluta e degli scambi di valute digitali in senso lato. Il rallentamento ha anche influito sul processo di creazione dell’account e Poloniex riconosce che potrebbero essere necessarie settimane prima che un utente crei correttamente un nuovo account.
Alla fine dell’estate 2017, Poloniex ha modificato le sue condizioni d’uso, causando ulteriori problemi a determinati utenti. Coin Telegraph ha riferito che i responsabili degli exchange hanno dichiarato “che non faranno rivendicazioni o rilasceranno garanzie sulle reti sottostanti alle monete e che non vi è alcuna certezza che distribuiranno token biforcati nel caso in cui si verifichi una divisione della catena su qualsiasi rete”.
Spiegando in termini più semplici quello che c’è parso di capire è che Poloniex era pronto a non distribuire Bitcoin Cash a quegli utenti Poloniex che detenevano Bitcoin al momento dell’hard-fork. Di conseguenza, rimane una buona dose di scetticismo.
Fino a gennaio 2018, secondo quanto riferito, gli utenti di Poloniex hanno riscontrato problemi relativi ai saldi dei conti dei clienti nella piattaforma dell’exchange. Gli utenti interessati hanno suggerito che lo scambio non stava accreditando correttamente i saldi degli account utente quando quegli utenti hanno annullato gli ordini tramite Poloniex. In risposta, il team di Poloniex ha affrontato il problema tramite Twitter, annunciando che avrebbe indagato su eventuali reclami relativi a ordini annullati non rimborsati. Un rapporto di Coin Telegraph suggerisce che solo alcuni degli utenti che hanno riscontrato problemi di saldo del conto hanno visto i loro saldi adeguati al livello adeguato dopo l’indagine.
Mentre Poloniex e altri exchange di valute digitali hanno nel loro interesse quello di rendere felici i clienti e l’elaborazione regolare di conti e transazioni, anche un singolo passo falso o inesattezza possono compromettere notevolmente la reputazione di un exchange. Un utente di Poloniex ha riferito di aver atteso più di 5 mesi per l’elaborazione di un ordine, nonostante numerosi tentativi di raggiungere il team del servizio clienti di Poloniex al fine di risolvere il problema. Vi lascio immaginare che tipo di pazienza bisogna avere per non scoppiare e non mandarli a quel paese! D’altra parte, storie altamente pubblicizzate di altri exchange di criptovaluta che collassano o perdono misteriosamente grandi quantità di denaro possono mettere le abbiamo già ampiamente raccontate.
Facciamo un riepilogo:
Dal lancio di questo exchange avvenuto nel 2014, abbiamo già registrato le seguenti problematiche:
- Un numero di clienti lamenta di non essere stato pagato, facendo scattare legittimi sospetti circa l’insolvenza dell’exchange stesso. Se, invece, l’exchange dovesse dimostrare di essere liquido allora vuol dire che è stato violato dagli hacker che hanno sottratto la liquidità. In entrambi i casi, non ci fa una bella figura
- A partire dal 2017, ovvero l’anno in cui si è registrato il boom pazzesco delle criptovalute la piattaforma ha subito vistosi rallentamenti al punto da non rispondere più correttamente agli input dei suoi utenti
- Il tilt della piattaforma ha provocato una serie di disagi: clienti che vedevano il proprio saldo disponibile non corrispondere alla realtà con notevoli ripercussioni sul servizio clienti che non è più stato in grado di rispondere all’enorme mole di ticket di utenti che protestavano per i disservizi
- Ne hanno dunque anche la semplice iscrizione alla piattaforma e il prelievo fondi che hanno impiegato rispettivamente settimane e mesi prima di essere processati, cosa che ha irritato non poco soprattuto quegli utenti che stavano legittimamente aspettando di essere rimborsati.
- Nel parapiglia generale, è impossibile pensare che tutti gli utenti siano stati rimborsati con successo. Crediamo che alcuni utenti, soprattutto quelli che avevano poca liquidità, hanno semplicemente deciso di lasciar perdere.
Plus500
Sfogliando in rete, non ho potuto fare altro che constatare come le recensioni di questo broker siano tutte estremamente positive e i motivi sono molteplici. Potrei citarvi, per esempio, che i costi relativi allo spread sono i più convenienti del mercato! E cosa dire, allora, del fatto che Plus500 Ltd sia quotato al London Stock Exchange, se non rimarcare il fatto che stiamo parlando di un colosso dei broker online!
Inoltre, diamo insieme uno sguardo alla piattaforma, semplice, intuitiva che vi consente in modo pratico di selezionare un determinato strumento finanziario, il time-frame di riferimento e applicare al grafico tutta una serie di indicatori tecnici che vi aiuteranno ad essere dalla parte giusta del mercato e inanellare profitti su profitti!
Perché scegliere Plus500:
- E’ un broker regolamentato dalla FCA
- Ha una piattaforma all’avanguardia e pratica nell’utilizzo e compatibile con PC, smartphone e tablet
- Vi fornisce un conto demo che vi permetterà di simulare le operazioni con quantità illimitata: il modo migliore per imparare!
- Deposito minimo ridottissimo (100 euro)
- Assistenza gratuita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, attraverso e-mail e live chat
- Materiale formativo suddiviso per argomenti
- Costi di commissioni ridotti al minimo
- Depositi e prelievi rapidi e sicuri con bonifico, carta di credito, Paypal
Parlando esclusivamente delle criptovalute, su Plus500 è possibile negoziare Bitcoin, Ripple, Ethereum, Litecoin, Neo e Iota e altre con una leva massima di 1:2 (con un capitale di 100 euro si ottiene l’effetto di 200 euro) e in più si può negoziare l’indice Crypto10, un indice che misura le prestazioni delle 10 cripto principali, pertanto sarà come averle tutte in portafoglio!
Per tutti i motivi sopra citati, velocità di esecuzione, semplicità ed efficacia della piattaforma, supporto clienti sempre disponibile live via chat e per la serietà che il broker ha dimostrato fin dal suo avvio nel 2008 e ora potendo contare su una capitalizzazione che supera il miliardo di euro, Plus500 è un broker che garantisce la sua affidabilità e pertanto è fortemente consigliato dal sottoscritto!
eToro
Broker anch’esso molto conosciuto su scala globale, è cresciuto a dismisura negli ultimi anni per la sua tecnologia all’avanguardia e per un’innovazione che è molto piaciuta alla sua clientela: il social trading. Con questo sistema, il cliente può scegliere, come nei social network, di seguire i traders da lui (e dal mercato) ritenuti più profittevoli con un clic e inoltre potrà decidere di replicare integralmente la sua operatività! eToro è regolamentato dalla CySec, ha una piattaforma molto semplice da usare e ha spread ultra-competitivi per tutti i cfd su forex, azioni e indici che tratta. Di recente, ha implementato la sua offerta a ben 10 tra le criptovalute più conosciute tra cui Bitcoin, Ethereum, Dash, Litecoin e Ripple. In più c’è la possibilità di accedere al Cryptoportfolio, molto apprezzato dagli utenti di eToro perché permette loro di investire su più asset insieme, come se fossero un fondo. Investendo su un copy portfolio il trader può diversificare i propri investimenti perché non si starebbe concentrando su un singolo asset finanziario, ma su più asset di uno stesso settore o che comunque hanno alcune caratteristiche in comune fra loro. Uno di questi è il cryptoportfolio, che come dice la parola stessa è composto solo da criptovalute eToro.
L’ultima novità invece del broker, risalente al 19 aprile 2019, è il lancio dell’exchange di criptovalute, chiamato eTorox. Quest’ultimo è una controllata del Gruppo eToro e ha sede a Gibilterra, si tratta della divisione blockchain della piattaforma globale di investimento eToro con una sua stablecoin. Al momento della pubblicazione gli strumenti di trading disponibili sull’exchange sono i seguenti:
- 8 fiat-stablecoin (eToro – dollaro neozelandese (NZDX), eToro – Yen Giapponese (JPYX), eToro – Franco svizzero (CHFX), eToro – dollaro statunitense (USDEX), eToro – Euro (EURX), eToro – Sterlina (GBPX), eToro – Dollaro Australiano (AUDX), eToro – Dollaro canadese (CADX).
- 6 crypto Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Dash (DASH), BitcoinCash (BCH) e Litecoin (LTC)
- 37 coppie tra cui BTC-USD, XRP-GBP ed altre.
Per accedere al mondo di eToro ed iniziare a negoziare criptovalute è sufficiente registrarsi con una e-mail e una password ed effettuare un deposito minimo di 200$. Una volta entrati nel sistema, il portale che vi si presenta davanti è intuitivo, tutte le asset-class sono suddivise per genere per cui con assoluta velocità potrete selezionare dove comprare o vendere!
Ricapitolando, avete in un unico broker la piattaforma dedicata al trading, il portafoglio per conservare le vostre cripto e da poco anche un exchange per negoziare le tante cripto disponibili con i relativi cambi fiat. Siete ancora convinti che vi serva Poloniex per negoziare criptovalute?
Prima di trarre le conclusioni, al fine di assicurarvi una recensione completa in ogni sua parte, abbiamo raccolto la preziosa testimonianza di un utente che in passavo ha utilizzato i servizi di Poloniex ma ha poi deciso di sospendere l’account in quanto non contento della piattaforma.
Intervista ad un ex utente della piattaforma Poloniex
Ciao, voglio ringraziarti personalmente per aver accettato il nostro invito a parlare di Poloniex. Sappiamo che hai avuto delle difficoltà con l’exchange e vorrei che tu ce ne parlassi:
Di niente, anzi, permettimi di ringraziarti per darmi la possibilità di condividere con i lettori del sito quella che è stata la peggiore esperienza della mia vita ed i motivi per cui non consiglio Poloniex a nessuno.
Ok. Cominciamo dalla piattaforma: cosa ci dici in merito?
La piattaforma è decente, ma mi rendo conto che bisogna avere già dell’esperienza alle spalle. Se sei principiante, sei lasciato al tuo destino. Già devi possedere criptovalute prima di poterle scambiare è questo è già limitante per chi crede che iscrivendosi a Poloniex potrà farlo. In ogni caso, la piattaforma è andata via via peggiorando diventando sempre più lenta e, no, non dipendeva dal mio computer perché ne ho provati diversi.
Cosa ci dici invece dei prelievi e del servizio clienti?
Tutto il male possibile. Una volta ho dovuto aspettare 2 mesi per ricevere il pagamento di un prelievo che avevo richiesto. Ti sembra un’attesa possibile? In più, scrivendo insistentemente all’assistenza clienti, non sono mai riuscito ad ottenere una risposta chiara su quello che sarebbe stato l’esito del pagamento. Ero in ansia, potrai immaginare bene il perché.
È stato questo il motivo per cui hai deciso di abbandonare Poloniex?
No, questa è stata solo la punta dell’iceberg. Come ti dicevo prima, la piattaforma era preda di rallentamenti continui che mi condizionavano l’operatività. Poi, chiaramente quando devi aspettare mesi per ricevere un pagamento e nessuno si degna di darti una risposta, comprendi che stai avendo a che fare con un servizio poco serio e che non merita né il tempo né il denaro che gli stai dedicando.
Ultima domanda: fai ancora trading di criptovalute? Quale exchange stai utilizzando?
Sì, faccio ancora trading di criptovalute, ma con una precisazione: non utilizzo più gli exchange dal momento che si sono dimostrati tutti privi di affidabilità. Utilizzo un broker online per il trading, che mi permette di comprare e vendere criptovalute come e quando voglio. Posso liberamente utilizzare moneta fiat per speculare perché le criptovalute più importanti sono replicate dai CFD. In più, grazie alla leva finanziaria e a un po’ di esperienza in materia, si può guadagnare molto di più andando a lavorare nei momenti in cui la volatilità è più elevata, facendo però naturalmente attenzione agli importi da usare.
Un bilancio finale sull’exchange Poloniex
Poloniex dimostra di avere tutti i principali difetti degli exchange, che sono stati egregiamente riassunti dall’utente che abbiamo intervistato poc’anzi.
Uno dei difetti principali di queste piattaforme sono i continui rallentamenti dovuti al sovraccarico di utenti, ma sono proprio quei momenti in cui la piattaforma dovrebbe funzionare alla perfezione perché l’alta volatilità attira più investitori che vorrebbero guadagnare.
Gli altri difetti che andiamo a ricordare sono sempre da ricercare nel servizio clienti che non risponde in modo sufficientemente adeguato o professionale, oppure impiega troppo tempo a rispondere.
Ovviamente, però, il problema principale di questi exchange sta nel fatto che non sono regolati da nessuna autorità di vigilanza in materia finanziaria e potrebbero semplicemente scomparire, da un giorno all’altro, senza che voi possiate fare nulla per recuperare i vostri fondi.
Ne consegue che sarebbe meglio abbandonare l’utilizzo di questi exchange e utilizzare solo e soltanto broker online certificati che permettano di negoziare le criptovalute a leva. In questo modo, si può guadagnare anche senza avere un grosso capitale a disposizione e, soprattutto, si evita l’enorme fastidio di dover conservare in luogo sicuro le criptovalute, visti i continui attacchi informatici che hanno minato la credibilità di tutti gli exchange.
Ciao a tutti, mi chiamo Camille e sono specializzata in web writing. Da qualche anno lavoro come scrittrice freelance per diversi clienti. Ora ho scelto di investire su uno solo. Scrivo di notizie sul trading online, un argomento che mi ha sempre appassionato. Lo so, non si vede, ma amo il mondo della finanza e sono sempre alla ricerca delle ultime novità per informare i miei lettori.