Date de publication: 25.05.2023

Il Gruppo UBI Banca, risultato della fusione tra l’ex Gruppo Banche Popolari Unite (BPU Banca) e l’ex Gruppo Banca Lombarda e Piemontese, nasce il 1 aprile 2007 come SCpA. Nell’ottobre 2015, prima realtà italiana a dare attuazione al processo di riforma delle banche popolari, UBI diventa SpA.

Nel febbraio 2017 il Gruppo compie un’importante rivisitazione del proprio assetto organizzativo: il modello federale – disegnato sull’interazione della capogruppo quotata UBI Banca con sette banche rete – si evolve attraverso il progetto Banca Unica in una struttura organizzativa ottimizzata e accentrata, tramite fusioni delle banche rete nella stessa capogruppo UBI Banca. Il nuovo assetto abilita l’evoluzione dell’approccio commerciale al servizio della clientela, più significativamente focalizzato e orientato a specifici segmenti.

Il 10 maggio 2017 UBI Banca perfeziona l’acquisizione di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio, e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti (3 delle 4 banche oggetto di intervento del Fondo di Risoluzione nel Novembre 2015). L’offerta commerciale si completa con la presenza di una banca on-line dedicata alla gestione degli investimenti e di società prodotto, anche detenute nell’ambito di partnership con controparti di standing internazionale, specializzate nella gestione del risparmio, della bancassurance, del leasing e del factoring. Tale offerta integrata di prodotti e servizi è rivolta a circa 4,2 milioni di clienti, in prevalenza retail.

Azioni UBI Banca, un acquisto consigliato?

La rete territoriale conta oltre 1.600 filiali nazionali che consentono copertura multi-regionale con rilevante presenza in Lombardia (oltre 610 sportelli), Piemonte (oltre 140), nel centro e sud Italia.

Il gruppo UBI Banca è presente a livello internazionale, attraverso banche, filiali e numerosi uffici di rappresentanza. Il nome e il simbolo del gruppo bancario ne caratterizzano gli elementi fondanti: l’unione e la partecipazione che rendono la Banca polifunzionale, federale e integrata.
La necessità di adottare un acronimo idoneo e al contempo ambizioso ne ha condizionato la scelta, la quale è ricaduta su UBI, ossia un termine latino che significa “ovunque” e rispecchia gli intenti del Gruppo: essere ovunque, in modo da diventare un punto di riferimento a livello nazionale.

Inoltre, IWBank (facente parte del gruppo UBI Banca) si è confermato come secondo operatore in Italia per volumi scambiati sul mercato MTA di Borsa Italiana, offrendo servizi di Consulenza sugli Investimenti, Pianificazione Finanziaria, Trading e Online Banking. Il primo operatore e principale competitor del gruppo è FinecoBank.

Un po’ di storia delle quotazioni

Il titolo ha esordito alle quotazioni nel lontano 2003 al prezzo di collocamento di circa 14 euro per azione. Le quotazioni hanno raggiunto, in pochi anni, un doppio massimo a 21 euro per azione. Tuttavia, l’aggravarsi della situazione economica in quegli anni portò alla crisi globale finanziaria che sfociò con il fallimento di Lehman Brothers e con una pesante recessione. Le azioni UBI Banca raggiunsero dei minimi importanti in area 5 euro nel primo trimestre 2009. Dopo un buon rimbalzo sull’iper-venduto, che portò le quotazioni su un massimo relativo di 10 euro per azione, la situazione bancaria italiana si è ulteriormente aggravata. Il titolo ha dunque purtroppo aggiornato i suoi minimi storici, portandosi sotto i 2 euro nel 2012. Quest’area di prezzo, tuttavia, sembra respingere i prezzi dalla possibilità di ulteriori discese, in quanto ha funzionato da supporto anche nel 2016 e nell’anno in corso.

Questo livello di 2 euro per azione sembra ben difeso dalle mani forti del mercato e il titolo ci sembra in una prolungata area di accumulazione e potrebbe essere molto interessante accumularlo da questi prezzi.

Riportiamo qui in basso i dati relativi all’ultimo bilancio e poi commentiamo quella che è l’opinione degli analisti finanziari sulle possibilità future del titolo.

Dati di bilancio (in mln di EUR)

Ricavi d’esercizio2.220,104
Ricavi ultimi 12 mesi2.206,297
Ebitda (utile ante imposte) d’esercizio1.092,735
Ebitda (utile ante imposte) ultimi 12 mesi435,628
Ebit (utile ante imposte) d’esercizio390,661
Ebit (utile ante imposte) ultimi 12 mesi236,861
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari425,608
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari ultimi 12 mesi347,66
Ebit (Utili ante imposte) normalizzati469,807
Reddito disponibile per gli azionisti ordinari (normalizzato)477,0529
EPS normalizzato ultimi 12 mesi0,3021

Quali sono le opinioni degli analisti finanziari sul titolo? Si può comprare adesso?

Il titolo UBI Banca è tornato agli utili da 2 anni e, anche se la stima degli utili è stata rivista al ribasso nell’ultimo anno, è un risultato confortante per un settore, quello bancario, che è purtroppo stato colpito da una lunga crisi, dalla quale sta cercando di uscire con fatica.

Le prospettive di un rimbalzo significativo sul titolo UBI Banca ci sono: sia, come abbiamo visto, perché il titolo si trova in una zona dei prezzi dimostratasi supportiva nel lungo periodo e sia perché la situazione finanziaria del titolo è in deciso miglioramento, come viene dimostrato dai conti. Il titolo si presta ad una doppia operatività: intraday, perché come tutti i titoli bancari, è caratterizzato da una buona volatilità durante le sessioni di mercato; multiday, perché è tornato alla distribuzione del dividendo (0,12 centesimi di euro nell’ultimo anno di esercizio vuol dire che il titolo rende circa il 5% all’anno).

Riferendoci al parere degli analisti delle principali banche d’affari, questi sono moderatamente ottimisti sulla possibilità che il titolo possa rimbalzare dai prezzi attuali nei prossimi mesi.
Abbiamo interpellato 14 analisti finanziari e ben 11 di essi ritengono il titolo adatto ad essere mantenuto in portafoglio ma non acquistato dai prezzi attuali: la raccomandazione all’investimento è dunque di tipo Hold. Tuttavia, gli altri 3 analisti si sono dimostrati meno prudenti e valutano il titolo con una raccomandazione Outperform, vale a dire che ritengono il titolo adatto ad essere accumulato, in piccole quantità, anche dai prezzi attuali.

Ne consegue una valutazione finale del titolo che è di 2,8 – un risultato discreto se si tiene conto che nella scala di valori noi assegniamo 1 ai titoli Strong Buy e 5 ai titoli Strong Sell.

La mia personale opinione, sostenuta anche dal basso Price/Earning stimato a 8, è che il titolo UBI Banca possa meritare un’accumulazione per un rimbalzo nel medio termine che possa portare le quotazioni ad un prezzo obiettivo di 3 euro per azione, vale a dire un guadagno del 20% dai prezzi attuali.

Il titolo UBI Banca può essere negoziato, al rialzo ma eventualmente anche al ribasso, con i CFD. I CFD sono strumenti derivati a leva che replicano il sottostante e che danno dunque la possibilità di fare trading anche con poche centinaia di euro, sfruttando l’effetto della leva. Sono stati pensati per chi non ha il capitale sufficiente a negoziare le azioni, ma vuole comunque farlo con profitto. Per comprare le azioni UBI Banca, seguite le istruzioni passo-passo di questa guida che abbiamo scritto per voi.

Comprare azioni UBI Banca in 3 semplici passi

Per cominciare ad investire ci si può affidare a una delle tante piattaforme di trading come Markets.com, che permettono agli investitori di operare in maniera istantanea sul mercato, fornendo allo stesso tempo numerose funzionalità.

azioni UBI Banca in 3

1° step: seleziona il conto

Dalla home page del sito sarà sufficiente cliccare sul pulsante inizia a fare trading. In caso si fosse alle prime armi, si può sfruttare la possibilità di utilizzare un conto demo, cliccando su conto pratica gratuito.

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2° step: seleziona l’indice

Una volta creato il proprio conto, sarà possibile accedere al mercato e selezionare i vari indici, in cui sarà possibile effettuare operazioni di acquisto e di vendita.

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3° step: comincia a investire!

A questo punto, sarà possibile cliccare in alto a sinistra, scegliendo se comprare o vendere.

comincia a investire

Camille Jordan

Ciao a tutti, mi chiamo Camille e sono specializzata in web writing. Da qualche anno lavoro come scrittrice freelance per diversi clienti. Ora ho scelto di investire su uno solo. Scrivo di notizie sul trading online, un argomento che mi ha sempre appassionato. Lo so, non si vede, ma amo il mondo della finanza e sono sempre alla ricerca delle ultime novità per informare i miei lettori.

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