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Coinbase è un broker di bitcoin che fornisce agli operatori una piattaforma per acquistare e vendere bitcoin con denaro fiat. Oltre alla sua principale operazione come broker, Coinbase è anche un fornitore di scambio e portafoglio di bitcoin.
Il 76% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando fa trading di CFD con questo fornitore. Dovete chiedervi se potete permettervi l'alto rischio di perdere il vostro denaro. Non perderete mai più dell'importo investito in ogni posizione.
Coinbase è stata fondata da Brian Armstrong e Fred Ehrsam nel 2012 e ha sede a San Francisco, in California. La piattaforma è stata inizialmente lanciata come portafoglio digitale per consentire agli utenti di archiviare i propri bitcoin online, prima di avventurarsi nello spazio di intermediazione in cui gli utenti possono acquistare e vendere bitcoin. A partire dal 2017, Coinbase è il più grande broker di bitcoin al mondo e serve utenti in 33 paesi.
Coinbase funziona sia come broker che come portafoglio per le transazioni di bitcoin, prendendo una percentuale di ogni transazione.
La piattaforma di scambio che supporta Coinbase è il Global Ditigal Asset Exchange, comunemente noto come GDAX.
Coinbase è comunemente indicato come un exchange, ma in realtà è solo l’intermediario tra acquirente e venditore.
Come funziona Coinbase
Qualsiasi commercio di criptovaluta richiede un acquirente e un venditore. L’acquirente e il venditore devono essere registrati con un broker al fine di effettuare una transazione tra loro. Per garantire pratiche commerciali eque tra le due parti, è necessario uno scambio per monitorare tutte le transazioni. Tuttavia, nessuna delle parti può negoziare direttamente con l’altra utilizzando un exchange; quello è lo scopo di un broker. Come un agente di borsa, l’intermediazione di Coinbase funge da intermediario tra i contraenti e fornisce un sistema online in base al quale acquirenti e venditori possono effettuare transazioni tra loro, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Coinbase e le sue commissioni
Le commissioni di addebito di Coinbase variano approssimativamente dall’1,49% al 3,99%, a seconda del metodo di pagamento, con transazioni con carta di credito che comportano commissioni nella parte superiore della scala. Le commissioni di Coinbase sono generalmente inferiori rispetto ad altri concorrenti che gestiscono un modello di business simile, come Coinmama o CEX, ma sono tuttavia notevolmente elevate.
Attualmente, Coinbase consente solo agli utenti di acquistare Bitcoin, Ethereum e Litecoin, anche se ha in programma di aggiungere più valute alla piattaforma. Per quanto riguarda gli hard di criptovalute come Bitcoin Cash e Bitcoin Gold, Coinbase ha dichiarato che offrirà trading in questi casi solo quando ci saranno garanzie in materia di sicurezza.
Inoltre, Coinbase gestisce l’exchange Coinbase Pro, formalmente conosciuto come GDAX, che è destinato a concentrarsi su operatori professionali.
Coinbase è sicuro?
Una delle percezioni della criptovaluta tra i nuovi arrivati sulla piattaforma è che sia ancora rischioso investire. E, sebbene sia corretto che in passato ci siano stati problemi relativi agli scambi di criptovaluta (come Mt. Gox), Coinbase è considerata una delle piattaforme più sicure attualmente disponibili. Prima di tutto, Coinbase ha sede negli Stati Uniti ed è quindi tenuto a rispettare la legge statale e federale degli Stati Uniti. Ciò può essere contrastato con alcuni dei loro concorrenti che operano in paesi che potrebbero avere normative più leggere in merito a tali piattaforme.
Coinbase ha attivamente proseguito le discussioni con le autorità di regolamentazione al fine di garantire che stessero fornendo un sistema finanziario aperto e innovativo e che la regolamentazione di Coinbase sia considerata da alcuni come una fonte di fiducia nelle criptovalute dopo il fallimento di Mt Gox (anche se altri operatori si sono lamentati del fatto che Coinbase opera più come una banca, che, all’interno della comunità, è contro la natura fondamentale di una criptovaluta decentralizzata). Inoltre, Coinbase ha ricevuto investimenti da numerosi sostenitori di alto profilo, tra cui la Banca di Tokyo e BBVA, che ne rafforzano la legittimità.
Dove vengono segretati i fondi
Quando si tratta di immagazzinare fondi, Coinbase è trasparente sui suoi metodi. Coinbase separa i fondi dei clienti dai fondi operativi dell’azienda, con Coinbase che indica sul loro sito Web che eventuali fondi detenuti per conto dei clienti sono archiviati in conti bancari di custodia e, in caso di insolvenza, né Coinbase né i suoi creditori avrebbero alcun diritto o diritto a tali fondi dei clienti.
In termini di archiviazione di criptovaluta, Coinbase afferma che il 98% dei fondi di criptovaluta dei clienti e archiviati offline, tramite portafogli hardware e portafogli di carta che vengono archiviati in depositi e cassette di sicurezza in tutto il mondo.
Inoltre, Coinbase afferma che la parte rimanente della criptovaluta archiviata online è assicurata e che in caso di hacking i clienti avranno diritto a ricevere tutti i fondi persi attraverso questa polizza assicurativa.
Coinbase offre ai clienti un metodo di autenticazione a 2 fattori, che può essere tramite SMS sul tuo telefono o tramite app di terze parti come Google Authenticator o Duo.
Inoltre, Coinbase avvisa gli utenti se un nuovo dispositivo o indirizzo IP tenta di accedere al proprio account cliente. Tuttavia, nonostante ciò, se gli account dei clienti sono compromessi, Coinbase non si assume alcuna responsabilità per la perdita di fondi. Per questo motivo, in genere è consigliabile che una volta acquistata qualsiasi criptovaluta sullo scambio Coinbase, memorizzi questa criptovaluta offline in un portafoglio che controlli.
Coinbase e i fattori negativi che ne condizionano il nostro giudizio
Coinbase è stata fondata nel giugno 2012 da Brian Armstrong e Fred Ehrsam. Il co-fondatore di Blockchain.info Ben Reeves faceva parte della squadra originale di fondatori, ma in seguito si separò da Armstrong a causa di una differenza di vedute nel come la piattaforma Coinbase dovesse funzionare. Questo è solo il primo di una lunga serie di problemi che gli utenti hanno riscontrato e che andremo a descrivere, punto per punto, nel seguente elenco:
- La società non garantisce l’anonimato, dichiarando agli esattori delle tasse i vostri dati personali, contraddicendo così a quello che è alla base della negoziazione di una criptovaluta.
- Coinbase ha problemi di pagamento di varia natura, come testimonia l’uscita di scena di alcune importanti società di pagamenti digitali, che sono facilmente individuabili in qualsiasi recensione sul web. Migliaia di utenti aspettano settimane prima di poter incassare i loro guadagni con le criptovalute. Un esempio per tutti: Paypal, la società simbolo dei pagamenti digitali non rientra nel novero delle piattaforme disponibili per effettuare un acquisto su Coinbase. Una lacuna davvero grave!
- Il servizio clienti di Coinbase è pessimo: i suddetti clienti che lo contattano per ricevere informazioni sullo status delle proprie transizioni ricevono risposte automatiche da parte di bot, il che non è assolutamente professionale ed irrispettoso nei confronti di quegli utenti che hanno affidato con fiducia i propri risparmi a questa società.
- Le commissioni che gli utenti pagano sono altissime. È vero che la registrazione su Coinbase è gratuita e non costa nulla, ma questo non significa che iniziare a fare trading e guadagnare soldi sia automatico pertanto bisogna pensarci bene prima di scegliere questa piattaforma. Pagare un’imposta piuttosto elevata a seguito di ogni transazione trasforma questa facile procedura in un’attività poco seducente e con più rischi. Infatti, l’aliquota dell’imposta offerta dalla piattaforma è dell’1,49% da pagare in fase di acquisto e vendita, nonché un tasso del 3,99% per l’acquisto di criptovaluta attraverso il pagamento tramite carte bancarie. Questo vuol dire partire con un saldo negativo prima ancora di cominciare!
- Sarà pur vero che la piattaforma è molto intuitiva ma può essere utile solo per chi ha appena iniziato a negoziare criptovalute, perché un trader più esperto non accetterebbe mai di pagare tali commissioni e sceglierebbe piattaforme che lo fanno risparmiare nelle numerose transazioni che compie nel breve termine.
- La piattaforma non è immune da attacchi da parte degli hacker, come ha dimostrato recentemente Sean Coonce, Engineering Manager del servizio di custodia per criptovalute. Utilizzando una tecnica conosciuta con il nome di SIM swapping, i criminali sono riusciti a rubare dal conto su Coinbase dell’uomo criptovalute per un valore di oltre 100.000$. Il “SIM swapping” è una tipologia di frode informatica, mediante la quale gli hacker ingannano gli operatori telefonici e si impossessano dei numeri delle proprie vittime, facendoli trasferire su delle nuove SIM. A quel punto i criminali possono facilmente aggirare i sistemi di sicurezza a due fattori, utilizzati da svariati servizi in rete.
- Il numero di criptovalute negoziabili è considerato non sufficiente, rispetto alla concorrenza rappresentata, tra le altre, da Plus500 ed eToro, il che non rende questa piattaforma adatta a quei clienti che vogliono negoziare criptovalute sempre diverse dalle solite.
- L’app per gli smartphone, che ormai hanno tutte le piattaforme di trading, è troppo lenta e questo è un problema enorme nei momenti di alta volatilità: nel frattempo che aspettate di eseguire una transazione, il guadagno potrebbe ridursi sensibilmente! E cosa succede allora in caso di sell-off sulle cripto? Resterete in attesa di essere eseguiti sperando di farcela prima di non perdere tutto.
- L’ultima cosa è la più imbarazzante: l’acquisizione di Neutrino, che sono gli stessi che dirigevano Hacking Team, una nota società IT italiana il cui software ha aiutato dei governi autoritari a spiare i loro cittadini. In un reportage l’Hacking Team è stato definito come uno dei cinque “nemici di Internet”. In questo documento viene riportata la cooperazione del team con una vasta gamma di governi in tutto il mondo, tra cui il Sudan e il Marocco. L’azienda, tramite la propria tecnologia, ha permesso loro di “commettere violazioni dei diritti umani e della libertà di informazione. Il Washington Post ha riferito che l’Hacking Team ha lavorato anche con l’unità di polizia saudita che è stata successivamente coinvolta nell’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Inoltre, un’associazione per i diritti umani di Toronto ha scoperto che l’azienda aveva aiutato il regime etiopico a monitorare le attività dei dissidenti espatriati. In tutta risposta a queste rivelazioni è sorto il movimento #deletecoinbase, che con pugno duro ha invogliato gli utenti ad eliminare i propri profili. Non è chiaro quanti utenti abbiano effettivamente cancellato i loro account poiché in molti hanno avuto dei problemi. E voi siete ancora convinti di voler utilizzare Coinbase?
eToro
Broker molto conosciuto su scala globale, è cresciuto a dismisura negli ultimi anni per la sua tecnologia all’avanguardia e per un’innovazione che è molto piaciuta alla sua clientela: il social trading. Con questo sistema, il cliente può scegliere, come nei social network, di seguire i traders da lui (e dal mercato) ritenuti più profittevoli con un clic e inoltre potrà decidere di replicare integralmente la sua operatività! eToro è regolamentato dalla CySec, ha una piattaforma molto semplice da usare e ha spread ultra-competitivi per tutti i cfd su forex, azioni e indici che tratta.
Di recente, ha implementato la sua offerta a ben 10 tra le criptovalute più conosciute tra cui Bitcoin, Ethereum, Dash, Litecoin e Ripple.
In più c’è la possibilità di accedere al Cryptoportfolio, molto apprezzato dagli utenti di eToro perché permette loro di investire su più asset insieme, come se fossero un fondo. Investendo su un copy portfolio il trader può diversificare i propri investimenti perché non si starebbe concentrando su un singolo asset finanziario, ma su più asset di uno stesso settore o che comunque hanno alcune caratteristiche in comune fra loro. Uno di questi è il cryptoportfolio, che come dice la parola stessa è composto solo da criptovalute eToro.
Al momento della pubblicazione gli strumenti di trading disponibili sull’exchange sono i seguenti:
- 8 fiat-stablecoin (eToro – dollaro neozelandese (NZDX), eToro – Yen Giapponese (JPYX), eToro – Franco svizzero (CHFX), eToro – dollaro statunitense (USDEX), eToro – Euro (EURX), eToro – Sterlina (GBPX), eToro – Dollaro Australiano (AUDX), eToro – Dollaro canadese (CADX).
- 6 crypto Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Ripple (XRP), Dash (DASH), BitcoinCash (BCH) e Litecoin (LTC)
- 37 coppie tra cui BTC-USD, XRP-GBP ed altre.
Per finire, abbiamo raccolto un’importante testimonianza di un trader di criptovalute, che si definisce un ex-user di Coinbase. Lo abbiamo incalzato di domande, per far sì che ci spiegasse quali sono stati i motivi che lo hanno spinto a lasciare uno degli exchange più famosi.
Plus500, leader globale del mercato
Questo rinomato broker, già sponsor da diversi anni dell’Atletico Madrid, ha ampliato la sua vasta gamma di strumenti finanziari aggiungendo le più importanti criptovalute, tra cui anche Monero, Iota, Tron e Stellar. In più, utilizzando i CFD che sono strumenti derivati che replicano il sottostante, non sarà nemmeno necessario disporre di un wallet e della tecnologia connessa, che spesso ha dimostrato di essere vulnerabile agli attacchi informatici, controllamento l’andamento delle quotazioni in tempo reale grazie alla piattaforma super intuitiva.
Plus500 inoltre dispone di una piattaforma demo, cosa impossibile da trovare sugli exchange, per cui potrete anche negoziare in maniera virtuale fin tanto che diventerete pratici andando anche a consultare il materiale formativo che troverete online. In caso di chiarimenti, potete contattare un’assistenza via chat che risponderà a tutte le vostre domande con chiarezza, 24 ore al giorno.
Le garanzie di serietà di questa società sono inoltre date dal fatto che il broker è autorizzato e regolamentato dalla FCA di Londra, dove è anche quotato al London Stock Exchange, oltre che dalla CySec.
Da poco, inoltre, è stato introdotto l’indice Crypto10, un indice che tiene conto delle quotazioni delle principali criptovalute, da poter negoziare sia al rialzo che al ribasso.
Insomma, con tutte le alternative che il mercato offre, è diventato inutile e dannoso usare un exchange come Coinbase, visto che le stesse condizioni di trading con migliore affidabilità e sicurezza le potete trovare presso i broker che vi ho appena consigliato.
Per concludere questa lunga recensione, abbiamo raccolto il parere di un trader che in passato ha utilizzato l’exchange Coinbase salvo poi tornare sui suoi passi. Ci faremo raccontare il perché la sua esperienza è da considerarsi negativa, al punto da essere costretto ad abbandonare l’exchange.
Intervista ad un ex cliente Coinbase che è rimasto insoddisfatto
Ciao, ti ringraziamo per aver accettato il nostro invito. Come sei arrivato a Coinbase e di cosa sei invece pentito?
Ho conosciuto Coinbase tramite la pubblicità. Ero inesperto, ma volevo guadagnare dal trading e, in particolare, con le criptovalute. Così mi sono affidato a quello che è considerato l’exchange più importante. Devo dire che all’inizio è stato tutto fantastico, la promozione per invogliarti (8 euro in bitcoin) nelle compravendite, poi però ti rendi conto di come sia un gioco scorretto, un attira polli quale io ero, non provo vergogna a dirlo. L’exchange ha pure i suoi lati positivi, non lo nego, ma la piattaforma è di una lentezza inesorabile e questo finisce per farti dimenticare anche dei pregi che ha.
Vogliamo approfondire il discorso della piattaforma: era semplice e complicata? Poi, una seconda domanda: avevi materiale formativo a disposizione per imparare a fare trading?
La piattaforma graficamente non era male, ma come detto poc’anzi era troppo lenta per essere utilizzata con profitto e questo suscitava in me un po’ di nervosismo che, come sai, non è edificante quando si devono prendere decisioni operative in pochi secondi. Sul materiale formativo stenderei un velo pietoso: i testi presentati sono troppo generici e, quando si prova ad approfondire questo o quell’argomento, la confusione regna sovrana. Non consiglio a nessuno di usare questo materiale come formazione personale perché non capireste niente.
Vorremmo anche un tuo parere sul tuo servizio clienti. È davvero così negativo come si sente dire in giro?
Non so se risponderti semplicemente con un sì, oppure se rincarare la dose. Il servizio clienti di Coinbase è imbarazzante e impiega tempi lunghissimi per rispondere, ma la cosa più sconfortante è che spesso le risposte sono automatiche. È particolarmente frustrante rendersi conto che di fatto se si espone a una problematica, in pratica è come parlare al vento!
Fai ancora trading di criptovalute adesso?
Sinceramente sono stato tentato dall’abbandonare il mondo della finanza e degli investimenti, ma poi ho pensato che non fosse giusto, dal momento che volevo impegnarmi e realizzare quelli che sono i miei sogni nel cassetto. Dopo l’esperienza orrenda con Coinbase, ho capito che il broker va analizzato attentamente per capire se è regolamentato dalle autorità, se abbia del materiale formativo che ti faccia fare dei progressi e che sia in grado di processare i pagamenti in maniera rapida e sicura. Parlo di pagamenti perché sono tornato ad essere profittevole e questo lo devo soprattutto a me stesso, alla disciplina e alla costanza che ho raggiunto e al fatto di poter lavorare con un broker sicuro e valido.
Condivido il tuo pensiero sul broker. Ci puoi dire quale stai utilizzando adesso?
Dopo averne passati in rassegna alcuni più o meno validi, sono giunto alla conclusione che eToro è il numero 1 perché mi trovo benissimo! Finalmente sono riuscito a trovare una piattaforma con un materiale formativo eccezionale suddiviso per livelli, che ti da’ quindi la possibilità di imparare passo per passo senza confonderti le idee. Poi avrai senz’altro sentito parlare del social trading. È un sistema innovativo che ti permette di seguire le operazioni a mercato dei traders più profittevoli e di copiarle previo consenso. All’inizio copiavo e basta, poi mi sono messo a studiare quali erano i ragionamenti alla base e adesso qualcuno sta iniziando a copiare anche me. Questa è la mia più grande soddisfazione ma è anche una responsabilità, dal momento che dalle mie operazioni dipendono anche i guadagni di altre persone.
Ciao a tutti, mi chiamo Camille e sono specializzata in web writing. Da qualche anno lavoro come scrittrice freelance per diversi clienti. Ora ho scelto di investire su uno solo. Scrivo di notizie sul trading online, un argomento che mi ha sempre appassionato. Lo so, non si vede, ma amo il mondo della finanza e sono sempre alla ricerca delle ultime novità per informare i miei lettori.